Materie

Antropologia I (5 ore), Antropologia Filosofica I (5 ore), Arte e Psicoanalisi I (5 ore), Etnopsicoanalisi I (15 ore), Fondamenti di Terapia Sistemica Relazionale I (5 ore), Psicodiagnosi I (30 ore), Psicologia della Gravidanza I (5 ore), Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo I (5 ore), Psicologia Generale I (5 ore), Psicologia Prenatale I (5 ore), Psicopatologia I (20 ore), Psicosomatica I (5 ore), Psicoterapia Cognitivo Comportamentale I (5 ore), Psicoterapia di Gruppo I (20 ore), Psicoterapia Multimediale I (15 ore), Teoria e Tecnica della Psicoanalisi I (45 ore), Teoria e Tecnica della Psicoterapia Psicoanalitica I (45 ore), Psico-Oncologia (60 ore), Social Dreaming (40 ore), Supervisione in Gruppo (60 ore).

Antropologia Filosofica II (5 ore), Arte e Psicoanalisi II (10 ore), Etnopsicoanalisi II (5 ore), Fondamenti di Terapia Sistemica Relazionale II (5 ore), Psicodiagnosi II (20 ore), Psicologia della Gravidanza II (5 ore), Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo II (5 ore), Psicologia Generale II (5 ore), Psicologia Prenatale II (5 ore), Psicopatologia II (45 ore), Psicosomatica II (5 ore), Psicoterapia Cognitivo Comportamentale II (5 ore), Psicoterapia di Gruppo II (10 ore), Psicoterapia Multimediale II (15 ore), Teoria e Tecnica della Psicoanalisi II (45 ore), Teoria e Tecnica della Psicoterapia Psicoanalitica II (50 ore), Psico-Oncologia (60 ore), Social Dreaming (40 ore), Supervisione in Gruppo (60 ore).

Antropologia III (5 ore), Antropologia filosofica III (5 ore), Arte e Psicoanalisi III (5 ore), Etnopsicoanalisi III (5 ore), Psicodiagnosi e Perizia Psicologica I (5 ore), Psicologia della Gravidanza III (5 ore), Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo III (5 ore), Psicologia Prenatale III (5 ore), Psicosomatica III (30 ore), Psicopatologia e Psicoterapia Psicoanalitica I (40 ore), Psicoterapia di Gruppo III (10 ore), Psicoterapia Multimediale III (15 ore), Teoria e Tecnica della Psicoanalisi III (60 ore), Teoria e Tecnica della Psicoterapia Psicoanalitica III (55 ore), Psico-Oncologia (60 ore), Social Dreaming (40 ore), Supervisione in Gruppo (50 ore).

Antropologia IV (5 ore), Antropologia Filosofica IV (5 ore), Arte e Psicoanalisi IV (5 ore), Dinamiche dei Gruppi Istituzionali (5 ore), Etnopsicoanalisi IV (5 ore), Psicodiagnosi e Perizia Psicologica II (35 ore), Psicologia della Gravidanza IV (5 ore), Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo IV (5 ore), Psicologia Prenatale IV (5 ore), Psicopatologia e Psicoterapia Psicoanalitica II (40 ore), Psicoterapia Multimediale IV (15 ore), Teoria e Tecnica della Psicoanalisi IV (55 ore), Teoria e Tecnica della Psicoterapia Psicoanalitica IV (50 ore), Psico-Oncologia (60 ore), Social Dreaming (40 ore), Supervisione in Gruppo (65 ore).

NOTE DI TEORIA E TECNICA

 

Gli specializzandi partecipano a gruppi di tipo Balint o di psicodramma con operatori sanitari che seguono malati oncologici e loro familiari in setting istituzionali diversi in modo da condividerne le esperienze cliniche e contribuire, con la guida dei Docenti della Scuola, a rielaborale.

Il Social Dreaming è stato inventato da Gordon Lawrence alla Tavistock Clinic di Londra negli anni Ottanta e può essere definito come “una tecnica di lavoro di gruppo che valorizza il contributo che i sogni possono offrire alla comprensione della realtà sociale ed istituzionale” dei sognatori (Claudio Neri). Il Social Dreaming praticato nella Scuola è una variante di quello classico e si configura come Guided Social Dreaming (Social Dreaming Guidato) ed è stato ideato dal Dr. Nesci come Workshop Cinema e Sogni: un nuovo strumento formativo nell’ambito di programmi di Educazione Continua in Medicina (ECM) rivolti a tutti gli operatori sanitari. Nel Workshop uno stimolo (la proiezione di un film, la presentazione di un caso clinico, la visita ad una mostra d’arte, ecc.) viene proposto in un orario serale e poi sognato dai partecipanti che, la mattina successiva, condividono le narrazioni dei loro sogni della notte. L’analisi di questi sogni, guidata dai conduttori dell’esperienza, stimola la creatività e la capacità immaginativa ed associativa dei partecipanti.

Questo tipo di supervisione parte dall’esperienza del Dr. Nesci che si era accorto, alla fine degli anni Novanta, insegnando al Dipartimento di Psichiatria dell’Harbor-UCLA Medical Center, che gli specializzandi americani vivevano in modo stressante le supervisioni dove uno di loro presentava un caso clinico e gli altri intervenivano discutendolo ed eventualmente criticando il Collega e proponendo quello che loro avrebbero fatto al posto suo. Il Dr. Nesci ha introdotto quindi una diversa modalità di supervisione in gruppo nella quale uno specializzando propone una scena clinica e gli altri associano su questa altre scene cliniche, ampliando il campo esperienziale in un’atmosfera di sospensione del giudizio e di potenziamento delle capacità associative di tutti i partecipanti. All’inizio del nuovo millennio, Thomas Ogden descrive la supervisione come una forma di “guided dreaming” e cioè di “sogno guidato” in cui il supervisore e il terapista cercano di immaginarsi il paziente e prendere contatto con le emozioni che vengono attivate sia nel processo terapeutico che nella sua ripetizione durante la supervisione. A questo punto il Dr. Nesci ha denominato “Dreaming Team” il suo metodo di supervisione in gruppo in cui uno specializzando porta un caso che sta seguendo in psicoterapia nel tirocinio e tutti i partecipanti associano liberamente piuttosto che “discutere” o “interpretare” il “materiale”. Il gruppo/scuola diviene così il luogo privilegiato in cui la psicoterapia ritrova le sue radici psicodinamiche, profondamente umane, vitali e creative.